La coccigodinia è una condizione di dolorabilità diffusa o localizzata nella porzione inferiore e posteriore del bacino e della colonna vertebrale, ossia il coccige. Esso è situato a livello della linea interglutea e ha una forma di piccola “virgola” con la punta rivolta verso avanti, motivo per cui risulta un segmento osseo facilmente traumatizzato a causa, ad esempio, di cadute accidentali sul sedere.
La coccigodinia è molto più frequente nelle donne piuttosto che negli uomini, perché il pavimento pelvico femminile è maggiormente esposto a traumi coccigei.
Un coccige in disfunzione, infatti, risulta avere un’angolazione molto più accentuata, sempre in direzione anteriore quasi a 90°, definendosi così un “coccige uncinato”.
Un dolore al coccige conclamato limita ogni attività quotidiana come lo stare seduti, sdraiati e anche durante alcuni movimenti di flessione della schiena in avanti. Quindi, la disfunzione coccigea si manifesta con dolori diffusi alla colonna, agli arti inferiori e ai glutei, in particolare dopo una posizione seduta prolungata proprio nell’atto di alzarsi in piedi, ma anche prima, dopo e durante la defecazione.
Un coccige in disfunzione risulta avere un’angolazione molto più accentuata definendosi “coccige uncinato”.
Nell’uomo c’è una grande connessione tra ipertono del muscolo pubococcigeo e disfunzioni della prostata, del retto e della vescica.
Spesso il paziente si accorge di avere una dolorabilità al coccige soltanto quando quest’ultimo viene toccato, ad esempio, durante una valutazione del pavimento pelvico, collegando così questo blocco ad alcune disfunzioni da ipertono del perineo ed, in particolare, del muscolo pubococcigeo.
Nell’uomo, infatti, vi è un’incredibile connessione tra ipertono del muscolo pubococcigeo e disfunzioni della prostata, del retto e della vescica.
Alcuni disturbi collegati alla cattiva funzione del pubococcigeo sono, ad esempio, l’eiaculazione precoce, l’impossibilità di mantenere a lungo l’erezione e lo stimolo continuo ed impellente ad urinare.
Il trattamento riabilitativo della coccigodinia nell’uomo, quindi, permetterà di ottenere risultati principalmente funzionali oltre che di risoluzione della dolorabilità.
La terapia manuale può prevedere anche manovre endocavitarie anali per il riposizionamento diretto del coccige nella sua posizione fisiologica e per un massaggio decontratturante diretto sul muscolo pubococcigeo. In generale, la terapia manuale decontratturante su tutti i trigger points interni ed esterni (punti “grilletto” dolorosi di tutto il pavimento pelvico) agisce indirettamente anche sul coccige, ridonandogli libertà di movimento.