Sei nel pieno di un attacco di cistite? Di nuovo?!
Probabilmente allora saprai già che il primo step è quello di rivolgersi al medico per effettuare un’urinocoltura con antibiogramma.
In farmacia, comunque, esistono dei test rapidi sotto forma di stick urinari per una prima diagnosi delle malattie del tratto urogenitale (infezioni), diabete, epatopatie (malattie del fegato), malattie emolitiche (malattie del sangue) e disturbi del metabolismo.
Sicuramente non permettono di giungere ad una conclusione diagnostica, ma forniscono una concreta indicazione per la richiesta di una valutazione medica. Il risparmio economico e di tempo per le analisi in una fase acuta di cistite è assicurato. Inoltre, in particolare per chi soffre di cistiti ricorrenti, è un valido strumento per capire cosa richiedere subito al medico! Gli stick rilevano rapidamente la presenza nelle urine di leucociti, nitriti, urobilinogeno, proteine (albumina), Ph, sangue, chetoni (acido acetilacetico), bilirubina e glucosio. Ad esempio, in caso di cistite batterica o a-batterica, i parametri saranno i seguenti:
- Nitriti + : presenza di batteri in vescica
- Leucociti – : presenza di una infiammazione vescicale
- Leucociti + e Nitriti + : cistite batterica
- Leucociti + e Nitriti – : cistite senza batteri
- Leucociti – e Nitriti + : batteriuria asintomatica
- Leucociti – e Nitriti – : la cistite dovrebbe essere esclusa e l’attenzione andrà rivolta a possibili infezioni a livello solo vaginale, a situazioni di ipertono del pavimento pelvico o a fenomeni neuropatici come la vulvodinia.
- La valutazione dei parametri suddetti da parte del medico sarà poi riferimento per procedere ad ulteriori visite o analisi, all’assunzione di farmaci specifici o, in assenza di infezioni, all’indirizzamento verso noi professionisti specializzati nella rieducazione perineale.
Le cistiti post-coitali, che si scatenano, appunto, dopo un rapporto sessuale, hanno sicuramente un significato “meccanico” e, nella stragrande maggioranza dei casi, non batterico. Possibile mai che una cistite non sia causata da batteri?! E, quindi, tutte le bustine di fosfomicina o di altri antibiotici presi ad ogni bruciore sono sempre servite o hanno alimentato ancora di più questo circolo vizioso?
Cistiti ricorrenti? Rivolgiti al medico o, per una prima indicazione, compra i test rapidi in farmacia.
La riabilitazione perineale può fare la differenza.
Il ruolo della riabilitazione perineale.
Molto spesso alcune ragazze arrivano da me in terapia per una condizione di dolore pelvico che si presenta sotto forma di dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e cistiti post-coitali ormai fisse. Lo stato di ipertono in cui versa il loro pavimento pelvico è tale da mantenere una cattiva ossigenazione di tutti i tessuti e, così, un drenaggio sbagliato di tossine dell’infiammazione. Il semplice sfregamento meccanico durante un rapporto sessuale va ad infiammare così le strutture muscolari intorno all’uretra, causando sintomi simil-cistitici (bruciore alla minzione, dolore e peso sovra-pubico) senza alcun batterio presente in vescica.
Qui entra in gioco il ruolo della riabilitazione perineale attraverso un lavoro di rilassamento su tutto il pavimento pelvico con tecniche manuali esterne su addome e bacino, ma anche manovre endocavitarie per liberare tutti i trigger point di muscoli coinvolti in questo stato di tensione (in particolar modo i muscoli parauretrali, otturatori e pubococcigeo).
Durante ogni trattamento vengono poi insegnati gradualmente esercizi di rilassamento del perineo (Kegel Reverse) e di auto-trattamento per mantenere i risultati ottenuti di settimana in settimana. I risultati in termini di “leggerezza” e zero pressioni da urgenza e frequenza minzionale sono visibili sin dalle primissime sedute e sono una vera e propria “infusione di coraggio” per tutte le donne che soffrono da talmente tanto tempo che non ricordano più cosa vuol dire fare pipì senza dolore.