La sindrome da intrappolamento del nervo Pudendo nelle donne è caratterizzata da un dolore perineale cronico di natura neurogena e secondaria alla compressione del nervo pudendo nel canale di Alcock.
La disfunzione interessa 7 donne ogni 3 uomini! Statisticamente, quindi, questa neuropatia colpisce maggiormente il sesso femminile a causa della conformazione e predisposizione anatomica in relazione a traumi e ad altre disfunzioni rispetto al sesso maschile.
Il nervo pudendo, appunto intrappolato, è soggetto a lesioni da stiramento, cioè viene trazionato a tal punto da “incastrarsi” in punti dove la sua fisiologica conduzione nervosa viene meno e comincia a irradiare dolore urente nelle zone interessate.
Tra le cause maggiori di neuropatia del pudendo nella donna ci sono:
- Parto per via vaginale
- Stipsi cronica e sforzi defecatori continui (sindrome del perineo discendente)
- Sollevamento di pesi importanti senza una buona stabilità lombo-pelvica
- Disfunzioni del pavimento pelvico differenti, tra cui il prolasso di uno dei tre o di tutti e tre i compartimenti pelvici (vescica, utero, retto), infezioni ricorrenti, ipertono del pavimento pelvico, coccigodinie, etc…
La neuropatia del pudendo colpisce maggiormente il sesso femminile a causa della conformazione e predisposizione anatomica.
Tra le cause maggiori di neuropatia del pudendo nella donna ci sono il parto per via vaginale, stipsi e sforzi.
La compressione del nervo da parte di muscoli contratti, interventi chirurgici nella zona pelvica (ad esempio, dopo emorroidectomia), traumi importanti sul bacino (frattura coccige o del pube), danni nervosi durante il parto e masse che premono sul nervo sono alcune delle situazioni più predisponenti alla nevralgia del pudendo.
La zona tra ano e vagina (perineo), la zona vulvare, le labbra e il clitoride sono i punti di maggiore dolore e bruciore in caso di nevralgia del pudendo nella donna, che si associa così a problemi urinari, rettali e sessuali, tra cui la vulvodinia insieme a tutti i sintomi ad essa correlati (dispareunia, impossibilità di mantenere anche solo il contatto di indumenti come gli slip e peggioramento del dolore nella fase post-coitale).
Il ruolo della riabilitazione in questo caso è proprio quello di lavorare sul decorso del nervo in tutti i punti in cui esso potrebbe essere intrappolato, per liberarlo dalla compressione e migliorare tutta la sintomatologia. Possono essere utilizzati anche elettroterapia in modalità TENS con sonde anali o vaginali per ridurre la percezione del dolore e migliorare la contrattura.
La fisioterapia, però, non basta. Ad essa verrà associata anche una terapia farmacologica specifica per disinfiammare e rompere il circolo vizioso di contrattura-dolore-contrattura. Nei casi più complicati possono essere eseguiti interventi di decompressione chirurgica del nervo e infiltrazioni locali ecoguidate.